Il percorso deve essere fatto insieme al tuo Sacrificio


Nel capitolo 22 del libro di Genesi, che è il primo libro della Bibbia, al versetto 6 (se per caso hai la Bibbia con te, segui la lettura).

“Abraamo prese la legna per l’olocausto e la mise addosso a Isacco suo figlio, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.”

Isacco rappresentava il futuro di Abraamo, il futuro della sua famiglia, era figlio unico, che lui aveva. E lui aveva già 103 anni. Mio Dio! Non era più un bambino! Era un uomo che era diventato padre a cento anni, per la realizzazione di questo sogno ha a spettato tutta la vita! Da quando si era sposato!

Soltanto camminando con Dio, furono 25 anni, ma in nessun momento lui dubitò. Dio lo onorò, compiendo ciò che gli aveva promesso. Ma adesso lui era salito sul monte Morià, sul monte del sacrificio, il monte Dio provvederà con la credenza che Dio avrebbe fatto qualcosa di superiore, che lui neanche sapeva.

Lui era salito con la promessa, ma scese con il giuramento!
Lui salì con l’unico figlio, ma scese padre di innumerevoli nazioni!
Lui salì benedetto, perché dice la Bibbia che lui era benedetto, ma scese dal monte essendo la propria benedizione!

Perché?

Perché quando arrivò ai piedi del monte, che cosa fece?
Bene, ho qui il mio sacrificio e la legna, la legna che rappresenta la Parola di Dio.
La gente deve sacrificare, sulla Parola di Dio! Non possiamo sacrificare sui nostri sentimenti, pensieri, tradizioni, manie o emozioni.
La legna che rappresenta la Parola di Dio, prima, lui aveva bisogno dell’Altare, costruire un’Altare, come leggeremo, ma prima di porre il sacrificio, lui pose la legna, e dopo, pose il sacrificio!

Fece un’Altare, pose la legna … (due), pose il sacrificio …(tre). La trinità!

Adesso lui saliva, saliva il monte … portando cosa?
Lui portava il fuoco che è la fede. Che è la fede!

Il fuoco: “no io vado” , “io credo”, “Dio mi benedirà”, “Dio compirà le Sue promesse”, esattamente come disse lui ai suoi servi, andremo, adoreremo e torneremo.

Vuol dire che lui credeva, che se anche il figlio veniva sacrificato, bruciato, ridotto in polvere, perché è così che è il rituale dell’olocausto, lui credeva che anse se in polvere, Dio lo avrebbe resuscitato, che lo avrebbe riportato in vita! … a chi? Al figlio!

Perché il figlio era stata una promessa di Dio!
Ascolta! Dio non ci toglie via nulla! Lui chiede, … Lui tira ma non per diminuire, Lui ci chiede di sacrificare, per darci in più!

Questa è la fede, questa è la consapevolezza! Questa era la visione di Abraamo, quindi lui portava il fuoco, questa fede viva, questa fede attiva, perché la fede senza opere è morta, e lui dove prendersi cura di questo fuoco, lui non poteva affidare questo fuoco a nessuno!

Questo fuoco doveva curarlo lui, perché immagina se fosse arrivato là sopra e il fuoco fosse stato … come?
Spento!
Questo fuoco rappresenta anche lo Spirito Santo, lo Spirito di Dio!
Che ci fortifica, che ci orienta, che ci rianima nei momenti difficili, che ci consola, o non avrei dovuto dire consola, ma che ci aiuta, è la parola più indicata!

Nei momenti più delicati, che siamo tentati, perseguiti, o lodati, o criticati, o siamo realizzati, perché anche se le situazioni siano facili o difficili, buone o cattive, noi siamo sempre tentati. O in modo da demotivarci o… altro modo? Accomodarsi!

E lui custodì il fuoco, tu non puoi perdere, tu non puoi permettere che questo fuoco si spenga. Il vento soffia, le persone salgono e c’è ancora più vento (non è così?).

Tu puoi vedere, quanto più vai in alto più soffia il vento!

Ma lui se ne prese cura, prese il coltello, che è la decisione, il sacrificio, “io vado fino alla fine!”

E osserva che Dio gridò solo dopo che lui alzò il coltello, che era sul punto di sgozzare!

Ma c’è un’altra cosa, prima di arrivare là in cima, il versetto si conclude dicendo?
“prese in mano il fuoco e il coltello”, così camminavano insieme! Entrambi!
Quindi tu puoi vedere che devi camminare insieme al tuo sacrificio!

Vescovo Julio Freitas
juliofreitas.com