Giovane onora i tuoi genitori


Ascoltate è per voi giovani, è importante per voi che siete ancora sotto la tutela dei vostri genitori, che gli diate il dovuto rispetto. Voi che ancora vivete nella casa dei vostri genitori, onorateli non soltanto perché vivete lì, ma per prima cosa perché c’è un comandamento. Il comandamento che è: “Onora tuo padre e tua madre”.

E perché Dio vuole che tu, io onoriamo i nostri genitori?
Se tu non consideri tuo padre e tua madre che tu vedi, e ciò che domanda lo Spirito Santo attraverso dell’epistola, come onorerai a Dio che non vedi?
Tu non vedi Dio! Ma, tuo padre e tua madre si! Noi possiamo vederli, abbracciarli, baciarli. Qual è stata l’ultima volta che hai ballato con tua madre? Qual è stata l’ultima volta che hai abbracciato tuo padre? Qual è stata l’ultima volta che hai pianto, o riso, perché avete discusso, ma in nessun momento hai mancato di rispetto ai tuoi genitori. Sai discutere non è gridare, è tu e lui parlare. È mostrare il tuo punto di vista, senza esperienza, come nel nostro caso perché siamo giovani, e il suo punto di vista, che sicuramente ha molto più da dire perché sicuramente ha più esperienza, e tutto quello che lui vuole è il nostro bene!

Quando tuo padre, tua madre espongono il loro punto di vista, non è che vogliono toglierti la tua indipendenza.
Ci sono giovani che dicono così: “bene papà, voglio andare via di casa, vado via”
“ma perché, figlio mio?”
“Perché voglio essere indipendente!”

Questo giovane è super infantile. Perché? Perché il giovane che vuole andare via di casa per essere indipendente, in realtà, mostra che è insicuro, che è indispettito è infantile e non vuole assumersi la responsabilità dei suoi errori, la sua debolezza lì, non sono i suoi famigliari.

Quando in verità, quando tu sei indipendente, tu hai tutto. Quindi, tu non hai bisogno di stare lontano dalla tua famiglia, o tra gli sconosciuti per sapere chi sei. Tu assumi chi sei, in casa, come all’università, al lavoro, in chiesa, nella società.

Tu devi essere riconosciuto e rispettato, non per l’età, tu conosci persone di 30 – 40 – 50 anni che non sono rispettati. Perché?
Perché, non si danno il dovuto rispetto, sono persone squilibrate. Chiaro, che hanno bisogno di aiuto spirituale, ma anche, di aiuto morale. Con il rispetto tu, guadagni, con la fiducia tu guadagni. Guadagni per mezzo della disciplina, per mezzo della responsabilità, per mezzo del rispetto, per mezzo perché tu valorizzi, i tuoi genitori e a te stesso come si deve. Quindi per te che sei giovane, tieni ben chiaro. È importantissimo che tu ed io onoriamo i genitori mentre sono vivi.

A volte tu ti identifichi più con uno che con l’altro, ma tu ami entrambi. Come il padre e la madre che amano i figli, loro non dicono: ah, io amo più mia figlia di mio figlio! Loro dicono: io li amo perché loro sono figli! E ci rispettano, tutto ciò che vogliono, è il nostro bene. E tu devi guardare in questo modo. Cercare di guardare come loro vedono, e non pensare che la tua indipendenza, avverrà solo quando andrai via di casa.

Ricordati che sarai indipendente solo quando ti assumerai le tue responsabilità, pur restando in casa.

Io ho assunto la mia fede in Gesù, a 14 anni. A 15 stavo già sull’Altare, contro tutto e contro a tutti. Fu un pandemonio, come si suol dire. Io assunsi, ma la mia famiglia non voleva. Non ho mai imposto la mia fede ai miei genitori e fratelli. Non avuto l’appoggio di nessuno, mia madre che era nella fede lottò per me, mi ha aiutato. Ma pensava che fosse precoce, perché ero ancora un bambino. Fino ad oggi sono un bambino e dov’è mia moglie? Non è vero bambini? Immagina alcuni decenni fa, hai capito?

Devi essere forte, devi essere maturo e imparare dai tuoi errori, e prenderti la responsabilità dei tuoi errori, maturando. È il modo migliore per te rispettare e rispettarti

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com