E se io sparissi in una volta?

E se i miei genitori fossero stati altri? E se fossi nato in una culla d’oro? E se fossi nato povero? E se fossi una persona famosa? E se fossi uno sconosciuto? E se non fossi mai stata malato? E se non fossi mai nato? …

Sono tanti “E sa …” che, molte volte, non riusciamo a tenerne il conto. Ma, in realtà cosa rivelano? Una grande e tonda frustrazione! Cagionata da cosa? Dai sogni da compiersi, per la sensazione di vivere una vita che non ci appartiene, per non avere amore, amici, famiglia, casa … nel pensare che la vita potrebbe essere molto differente … ma, e se io gli garantissi che può?

COME?

1° Smettila con la “cantilena del contadino”: Si, perché quando pronunciamo i nostri “E se …”, in verità, speriamo che qualcuno si avvicini e ci dica “contadino … davvero, non hai mai avuto fortuna nella vita?”.

2° Osserva quello che hai e che non hai e cosa ti manca! Tu, che cos’hai? La fede, un cervello, un corpo, la vita (qualcosa che molti, infelicemente, hanno già perso!)

3° Riconosci che UNA PERSONA è svanita dalla faccia della Terra con un unico obiettivo: PERCHÉ TU POTESSI APPARIRE E POTESSI AVERE TUTTE LE OPPORTUNITÀ A DISPOSIZIONE!

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com