Decima: 5 cose che devo sapere

1ª Riflesso del carattere
Dall’inizio, da Adamo ed Eva, Abele e Caino, Abrahamo e così successivamente, che ascoltiamo esempi di obbedienza alla Parola di Dio tramite la restituzione della Decima. Tuttavia, vediamo, chiaramente, che non si trattava e non si è mai trattato di consegna dei frutti della terra e molto meno di soldi. La Decima rifletteva e ancora oggi riflette il carattere spirituale del decimista. Significava e continua a significare onore, rispetto e, soprattutto la sottomissione alla sovranità del Signore degli Eserciti.

2ª Dei da se stessi
Esiste una realtà dalla quale nessun essere umano può sfuggire: quando usa la decima per beneficio proprio, coscientemente o incoscientemente, sta prendendo il posto di Dio nella sua vita. Da qui il fatto che la persona, per quanto cerchi, mai riuscirà ad avere la felicità in questo mondo. E il peggio, è che poi porta su di se la maledizione. E questa non è una maledizione qualunque, è una maledizione non lanciata da terzi o dal diavolo, ma attratta verso la sua propria vita per la mancanza di obbedienza alla Parola e fedeltà a Dio.

3ª Vicino a Dio, lontano dalla maledizione
Non ci sono mezzi termini, delle due, puoi tare in una: o tu sei lontano o vicino a Dio! E se sei ‘tiepido’, fai attenzione a questo: “Io conosco le tue opere, che tu non sei né freddo né caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Apocalisse 3.15-16)
Nel frattempo molti si chiedono che cosa fare per tornare vicino a Dio. In primo luogo, diventa un decimista fedele. Al contrario ti manterrai distante da Lui, cioè, in pratica, come è stato riferito significa attrarre la maledizione verso la propria vita.

4ª La prova nella Parola di Dio
Medita e verifica la terza verità nel seguente estratto biblico: “Fin dai giorni dei vostri padri vi siete allontanati dai miei statuti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornerò a voi, dice l’Eterno degli eserciti. Ma voi dite: “In che cosa dobbiamo tornare?”. Un uomo deruberà DIO? Eppure voi mi derubate e poi dite: “In che cosa ti abbiamo derubato?”. Nelle decime e nelle offerte. Voi siete colpiti di maledizione, perché mi derubate, sì, tutta quanta la nazione.” (Malachia 3.7-9)

5ª Rifiuto di Cristo
Pertanto chi non è fedele nelle decime rifiuta la signoria di Gesù Cristo e ruba il Suo posto, facendosi signore di se stesso. Per questo, esiste un’incompatibilità tra l’atto di consegna della vita a Dio e trattenere le decime per profitto proprio. La prima attitudine implica sempre la fedeltà, nella seconda, poiché il cristiano vero è fedele, il che presuppone un’obbedienza a tutti i comandamenti divini, non solo a quelli che gli convengono.

Vescovo Julio Freitas

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