Che cos’è peggio dei tuoi problemi?

Ascolta per favore, il Testo Sacro dice: Stai vedendo la miseria in cui si trovano? Gerusalemme è isolata, le sue porte sono bruciate, la vita del popolo era (come dice il testo …) isolata, come la città. Le porte erano bruciate, la vita era bruciata. E dopo lui disse, venite e edifichiamo il muro di Gerusalemme. Ripeti per favore se ti fa piacere: Smettiamo d’essere così!
In altre parole: andiamo! Sveglia! Guarda la realtà, la tua vita, isolata, la tua vita è bruciata. Guarda, come sta la tua vita!? Sta glorificando Dio come tu dici di credere? No! Non LO sta glorificando! A esaltare il Dio che tu dici di servire, allora andiamo! Svegliati! Disse lui.

Perché fino a quando tu starai lì aspettando, fin quando tu ed io che crediamo in Dio, aspettiamo sperando che Lui faccia la Sua parte, senza fare la nostra parte, che cosa potrà accadere? Niente.

Dio, fa. Va oltre a ciò che noi abbiamo bisogno, Dio ci da, e ci da oltre a quello che noi pensiamo, che vuol dire, che sei tu che devi dare questo grido, per te stesso, uscire da questo obbrobrio, che significa uscire, da questa vergogna, umiliazione, distruzione, sporcizia, che significa obbrobrio. Tu accetti avere la tua famiglia distrutta, separata, la tua famiglia persa, si o no?!

No, non accetto. Se tu dici, non accetto, tu devi dimostrare questo, tu accetti il tuo corpo malato, senza più alcuna speranza? Tu accetti i dolori? O un malessere, qualcosa che i medici non riescono a curare? O diagnosticare? Tu devi essere forte, in chiesa e fuori dalla chiesa!

Per caso, tu accetti la tua vita in miseria, indebitato, disoccupato, tu accetti dipendere dal governo, dalla famiglia che è incredula e, che ancora dice, dov’è Dio nella tua vita! Tu accetti questo? No!!! Non accettare!!!

Ascolta, i problemi, tutti noi li affrontiamo, ciò che è peggio dei problemi, e che tu ti accomodi. Peggior dei problemi, e che tu, impari a convivere con i problemi.
Per questo siamo qui, in questi 52 giorni per la ricostruzione, guarda, tu ed io siamo in una guerra, e la nostra guerra principale, è fisica o spirituale?
È per questo che molti hanno perso. Perché tu tendi ad affrontare i tuoi problemi, le tue guerre facendo uso soltanto delle armi fisiche. Lavorando, sforzandoti ad essere onesto, una brava persona; che è giusto! Ma oltre ad essere onesto, una brava persona, credere in Dio, tu devi usare le armi spirituali, la preghiera, la fede, il digiuno, la veglia.

L’accomodato si esclude, il rivoltato, lui s’include. Cosicché, con una mano tenevano ferma la spada in mano, e con l’altra loro lavoravano. Perché erano circondati dai nemici, e nessuno poteva ostacolare quell’opera. E tu sei circondato da nemici, e Gesù disse: “Io Sono venuto a portare la spada …” è qui, è tua. La Parola è Sua, ma tu hai l’autorità per usarla.

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com