2ª Minaccia – Sconforto

Il “disfacimento” dell’anima

L’ ANIMO è la forza dell’anima che si differenzia molto dalla forza fisica.
In verità, l’ANIMO è tanto importante che determina la tua attitudine o postura su di un determinato incarico o argomento.

Tu puoi anche essere una persona molto forte fisicamente, però, senza ANIMO, non andrai lontano, sarai incapace di completare qualsiasi cosa sia. Perché il popolo ebbe avuto ANIMO per lavorare, il muro si chiuse e cominciò ad essere concluso …

Noi dunque ricostruimmo le mura che furono congiunte assieme fino a metà della loro altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro. (Neemia 4:6)

La realtà è che, fino a quando le persone erano accomodate con la loro situazione di vituperio, i nemici non si incomodavano, ma, così quando loro di disposero a ricostruire, di immediato, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei, ossia, la trinità del diavolo, si manifestò attraverso di: assalto, minaccia e accuse, armi che attuarono quotidianamente sull’animo di quel popolo.

Quando però Sanballat, Tobiah, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei vennero a sapere che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si adirarono grandemente, e tutti assieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi disordini. (Neemia 4:7-8)

Il risultato fu noto ed è ciò che accade quando permettiamo che lo sconforto si insinui, esiste un “disfacimento”, una perdita di forze, un indebolimento, uno sconforto, che termina con la caduta.

Quelli di Giuda però dicevano: «Le forze dei portatori di pesi vengono meno, e le macerie sono tante che noi non riusciremo a costruire le mura! (Neemia 4:10)

Quale fu la soluzione contro lo sconforto?

Il suo antidoto fu: rivolta, preghiera, unione di forze, stimolo e fortificazione della sua fede!

Le forze possono essere rinnovate se alimentiamo la nostra Fede – intelligente con attitudini giuste. Già le macerie, non possono e non potranno moltiplicarsi. Ma noi possiamo, certamente, edificare ciò che è in rovina, se usiamo l’antidoto giusto – la rivolta.

Vescovo Julio Freitas
bispojulio.com