10 passi per la Salvezza

1 – I morti non sono morti, ma vivi! Le persone sono abituate ad usare l’espressione “è morto, è finita”, come se la morte fosse la fine di tutto. Ma, dicendo questo, loro si dimenticano di qualcosa di molto importante che, o ignorano o credono sia molto fantasioso: l’anima è immortale! La fine è solo per ciò che vediamo, la materia, il nostro corpo. Sapevi che tra cento mila anni la tua anima sarà viva? Pensa in questo!

2 – La vita umana ha un termine di validità. Abbiamo già ascoltato e alcuni hanno scherzato con la frase “per morire basta essere vivo!” Ma, questa è la grande realtà, molti prendono la vita come garantita, vivono come se non morissero mai, finendo per morire come se non avessero mai vissuto. Sapevi che esistono circa 7 miliardi di esseri umani vivi in questo mondo in questo preciso momento e che tra centoventi anni nessuno sarà vivo?

3 – Meno di quattro decimi di secondo. Letteralmente, questo è il tempo che ci vuole per battere le ciglia. Nel frattempo, esistono persone che non hanno avuto questo tempo per pentirsi, finendo per morire con gli occhi aperti. C’è chi dice “mi godrò la vita e dopo, prima di morire, riserverò un po’ di tempo per pentirmi”. Qual è la garanzia che avrai tempo per questo? Quando si tratta di Salvezza, la decisione deve essere immediata.

4 – Perché le persone si curano più dell’ esteriore che dell’interiore? Perché l’anima è invisibile e la maggior parte delle persone si limita a curarsi di ciò che vede. Hai già notato che quando qualcuno muore, chiedono subito: “Dov’è il corpo?”, ma nessuno dice: “Dov’è l’anima?”. Siccome siamo esseri visivi, ci dimentichiamo che la morte non è un fine ma solo l’inizio. Il principio di un viaggio individuale e interminabile, per un posto dove le preoccupazioni terrene smettono di avere qualunque senso.

5 – Ricordati di ciò che è accaduto ai minatori del Chile? Loro gridavano, quotidianamente: “Toglieteci da questo inferno”. Alla fine di sessantanove giorni sono stati tolti da quel inferno,però, dall’inferno vero nessuno giammai potrà uscire, poiché si tratta di una prigione spirituale nella quale i suoi prigionieri grideranno per tutta l’eternità e non verrà nessun tipo di aiuto. Nel caso dei minatori, il soccorso esterno è arrivato,ma nel caso delle persone che sono all’inferno, nessuno potrà aiutarle, né messe, né candele, ecc.

6 – All’inferno, la persona avrà MEMORIA? La memoria è la capacità di acquistare, immagazzinare e recuperare informazioni, che sono contenute nel nostro cervello. Queste informazioni che restano registrate, in realtà, sono le nostre esperienze, i nostri ricordi, il buono e il male che ci è accaduto, le lezioni, gli amori e i disamori. Sarà che quando moriamo, ci ricorderemo di tutto questo? Manterremo la nostra coscienza? Sapremo chi erano i nostri fratelli? Leggi la storia del “ricco e il mendicante” (Luca 16. 19-31) e otterrai la risposta e tutte queste domande.

7 – Il Chip negli USA. I mezzi di comunicazione sociale in generale lavorano per portare al mondo una buona immagine del chip impiantato sotto la pelle, col fine che ci sia una buona accettazione sociale dello stesso. Protezione, sicurezza,individuale e dei dati personali… esiste un piano precedentemente delineato che pretende fornire all’Umanità una falsa sensazione di sicurezza. Ma, tutto ciò che abbiamo visto, come l’utilizzazione del chip sottocutaneo, sono capitoli della “bibbia del diavolo”, in cui tutto si compie affiché il suo obiettivo finale sia realizzato: la perdita della tua anima.

8 – Dio non ha preparato l’inferno per l’essere umano ma sì per satana e i suoi demoni. Ma, nel posto che Lui ha separato per i giusti non potranno restare le persone che hanno scelto le pratiche sbagliate. Durante tutta a nostra vita, il nostro quotidiano, troviamo delle scelte,che in fondo, sono vere opzioni tra il Bene e il male, ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Sommate, queste opzioni detteranno un cammino che seguiremo, verso dove andrà la nostra anima quando il nostro corpo soccomberà. “Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.” (Romani 6.23)

9 – La Bibbia paragona la vita umana ad una nuvola, fiore, ecc., mostrando quanto può essere passeggera. “Solo ieri avevo 20 anni…”, lo ascoltiamo spesso da persone di età avanzata. Ma è così, ogni generazione lo stesso si ripete: nell’infanzia ci sentiamo capaci di tutto, nella gioventù praticamente immortali, nell’età adulta con poco tempo per il tanto che abbiamo ancora da fare, nella vecchiaia, come se il tempo passasse correndo. È per questo che non dobbiamo mai lasciare nulla per il domani, poiché il Domani non è garantito, solo l’Oggi.

10 – Avrai già sentito la frase: “La bara non ha cassetti”. Questo significa che nessuno si porta niente da questo mondo. Ma anche così, l’essere umano mostra solo di preoccuparsi con il materiale. Vive per accumulare (essendo anche già stato visto come una malattia) e il denaro è stato una delle maggiori preoccupazioni dell’essere umano oggigiorno. Molti arrivano anche a passare la fame n vita, per accumulare ogni volta di più, ma, a loro, Dio dice: “Stolto, questa stessa notte l’anima tua ti sarà ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?”. (Luca 12.20).

Ti vedo nella IURD, o sulle Nuvole!


Per il tuo servo in Cristo
Vescovo Julio Cesar
Bispojulio.com