Servo dall’orecchio bucato

«Ora queste sono le leggi che tu porrai davanti a loro: Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servirà per sei anni; ma il settimo se ne andrà libero, senza pagare nulla. Se è venuto solo, se ne andrà solo; se aveva moglie, la moglie se ne andrà con lui. Se il suo padrone gli dà moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andrà solo. Ma se lo schiavo apertamente dice: “Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli, e non voglio andarmene libero”, allora il suo padrone lo farà avvicinare a DIO e lo farà accostare alla porta o allo stipite; quindi il suo padrone gli forerà l’orecchio con un punteruolo; ed egli lo servirà per sempre. Esodo 21:1-6

Il servo dall’orecchio bucato era conosciuto nella società dei suoi tempi come qualcuno che era servo per scelta. Ovunque lui andasse, quell’orecchio bucato avrebbe attirato l’attenzione degli altri.

Pensando a questo, mi viene in mente la tribù Masai, nella quale vediamo molti uomini con l’orecchio bucato, frutto di un’estensione che non usano più nelle loro orecchie. Possiamo dire che è praticamente impossibile non notare il buco che c’è nelle loro orecchie!

E questo ci fa pensare nel servo che, per amore, bucava il suo orecchio in un atteggiamento di resa permanente. Dovunque arrivasse, la gente avrebbe immediatamente capito che era un servo che aveva deciso di essere un servo, quando non aveva alcun obbligo di esserlo.

Anche se, per diritto di acquisto (tramite la Redenzione), il Signor Gesù il nostro proprietario, Lui non impone la Sua signoria sulle nostre vite. Tutti siamo stati liberati da Lui dalla schiavitù (Galati 4:7), ma possiamo assumere volontariamente questa posizione per amore (e, di fatto, è questo che Dio aspetta da noi!)

Pensiamo un po’ di più riguardo al servo dall’orecchio bucato. Durante sei anni, lui ha servito il suo signore, sapendo che al settimo anno sarebbe stato liberato. Quanti sono quelli che, nelle stesse condizioni, non starebbero contando i giorni per celebrare la loro libertà con una grande festa! É il tipo di pensiero più naturale che molti potrebbero avere.

Ciò che è insolito è l’idea di desiderare essere servi senza che sia obbligatorio. Ma, questo concetto di servire senza essere obbligatorio, è esattamente ciò che Dio sta cercando, persone che vengano a servirLo per amore, e non per obbligo, paura o interesse personale.

L’unica ragione per cui qualcuno dovrebbe rimanere un servo dopo sei anni di servitù, sarebbero di farlo  per amore.

Il testo biblico afferma: Ma se lo schiavo apertamente dice: “Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli, e non voglio andarmene libero”. Nota che, anche se il fatto di avere una famiglia (moglie e figli, che non potevamo accompagnare il servo al suo rilascio) sia menzionato, l’espressione “io amo il mio padrone” è ciò che veniva al primo posto. La decisiamo partiva da un sentimento che, sopra ogni cosa, coinvolgeva il padrone di quel servo.

Il Signor Gesù conquistò il diritto legale di essere il nostro Padrone, Proprietario e Signore. Tuttavia, Lui preferisce non usare questo diritto come un conquistatore delle nostre vite. Lui preferisce che, quando la libertà ci viene offerta, noi scegliamo di servirLo, per libera e spontanea volontà. Il servo dell’orecchio bucato non rimaneva con il suo padrone per obbligo, e sì per amore, poichè, a differenza di Satana, che opprime i suoi schiavi, Dio ama e rispetta profondamente quelli che Lo servono!