Pegno dello Spirito

10° Giorno del Digiuno di Daniele

Mettere un bene come garanzia per un pagamento è una pratica comune nelle società. Questo accadeva già al tempo di Paolo che, diretto dallo Spirito Santo, prese quest’abitudine per educare i cristiani di Efeso, sul loro futuro promettente ed eterno.

“… dopo aver ascoltato la parola della verità, il vangelo della vostra salvezza, e avendo creduto in lui, avete ricevuto il sigillo dello Spirito Santo che era stato promesso, Il quale è Pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio si è acquistati a lode della sua gloria.” Efesini 1.13,14

In un linguaggio più semplice possiamo leggere:

…dopo aver ascoltato il messaggio del Vangelo voi avete creduto nel Signore Gesù, siete stati salvati e sigillati con lo Spirito Santo. Lo Spirito Santo è il sigillo della nostra salvezza fino al giorno della redenzione della Sua proprietà per la lode della Sua gloria.

Certo, il testo non riguarda i cristiani pirati o carnali. Ma solo coloro che sono nati dallo Spirito.

È estremamente glorioso vivere nella fede che, il sacrificio della volontà della carne, per la causa del Signore Gesù, ha questa ricompensa immediata.

Non abbiamo visto Gesù, non Lo abbiamo sentito, non Lo tocchiamo, non abbiamo visto i cieli, né gli angeli, niente…

Tutto ciò che abbiamo di certo sull’eterno è una convinzione interiore.

Questo tipo di certezza fu profetizzata da Gesù quando disse:

Perché mi hai visto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Giovanni 20.29

Pertanto, come tesoro particolare di Dio, i nati dallo Spirito hanno questo sigillo di garanzia. Mentre sono in prestito in questo mondo per il Suo servizio di guadagnare anime, hanno lo Spirito Santo della Promessa che testifica nel loro spirito il riscatto che avverrà al ritorno del Signore Gesù.

Sono proprietà della sua gloria.