La Valle della Decisione

VALLE DEL GIUDIZIO

“Poiché ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando farò ritornare dalla cattività quei di Giuda e di Gerusalemme, radunerò tutte le nazioni e le farò scendere nella valle di Giosafat (dove il Signore giudica), e là eseguirò il mio giudizio su di loro, per Israele, mio popolo e mia eredità, che hanno disperso fra le nazioni, dividendosi quindi il mio paese. Hanno gettato la sorte sul mio popolo, hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta e hanno venduto una fanciulla in cambio di vino, perché potessero bere.”  Gioele 3:1-3

L’AFFRONTO

“Dopo queste cose avvenne che i figli di Moab, i figli di Ammon ed altri con loro assieme agli Ammoniti vennero per combattere contro Giosafat. Così giunsero alcuni a informare Giosafat, dicendo: «Una grande moltitudine si è mossa contro di te da oltre il mare, dalla Siria; ecco, essi sono in Hatsatson-Thamar» (che è En-Ghedi).” 2 Cronache 20:1-2

LA GIUSTA DECISIONE

“Allora Giosafat ebbe paura e si dispose a cercare l’Eterno, e proclamò un digiuno per tutto Giuda. Così quei di Giuda si radunarono per cercare aiuto dall’Eterno, e da tutte le città di Giuda venivano a cercare l’Eterno. Quindi Giosafat si levò in piedi in mezzo all’assemblea di Giuda e di Gerusalemme nella casa dell’Eterno davanti al cortile nuovo.” 2 Cronache 20.3-5

IL CLAMORE

«O Eterno, Dio dei nostri padri, non sei tu il DIO che è nel cielo? Sì, tu domini su tutti i regni delle nazioni; nelle tue mani sono la forza e la potenza e non c’è nessuno che ti possa resistere.
Non sei stato tu, il nostro DIO, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l’ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo? Essi vi hanno dimorato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome, dicendo: “Se dovesse venire su di noi una calamità, la spada, il giudizio oppure la peste o la carestia, noi ci presenteremo davanti a questo tempio e davanti a te (poiché il tuo nome è in questo tempio), noi grideremo a te dalla nostra avversità, e tu ci ascolterai e ci verrai in aiuto”.
Ed ora, ecco i figli di Ammon, di Moab e quelli del monte Seir, nel cui territorio non permettesti a Israele di entrare quando essi uscivano dal paese d’Egitto (essi perciò si tennero da loro lontani e non li distrussero), or ecco, essi ci ricompensano, venendo a scacciarci dalla tua eredità che ci hai dato da possedere. O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiché noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te»2 Cronache 20.6-12.

L’ASPETTATIVA

“Ora tutti gli uomini di Giuda, con i loro bambini, le loro mogli e i loro figli, stavano in piedi davanti all’Eterno.” 2 Cronache 20.13

LA RISPOSTA DI DIO

Allora nel mezzo dell’assemblea lo Spirito dell’Eterno investì Jahaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaiah, figlio di Jeiel, figlio di Mattaniah, un Levita dei figli di Asaf. E questi disse: «Ascoltate, voi tutti di Giuda, voi abitanti di Gerusalemme e tu, o re Giosafat! Così vi dice l’Eterno: “Non temete, non sgomentatevi a motivo di questa grande moltitudine, perché la battaglia non è vostra, ma di DIO.
Domani scendete contro di loro; ecco, essi saliranno per la salita di Tsits, e voi li troverete all’estremità della valle di fronte al deserto di Jeruel. Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell’Eterno, che è con voi. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi; domani uscite contro di loro, perché l’Eterno è con voi”». 2 Cronache 20.14-17

LODE CON VOCE MOLTO ALTA

“Allora Giosafat chinò la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all’Eterno e lo adorarono. Poi i Leviti, dei figli dei Kehathiti e dei figli dei Korahiti, si levarono per lodare ad altissima voce l’Eterno, il DIO d’Israele.” 2 Cronache 20.18-19

RISULTATO IL GIORNO SEGUENTE

“La mattina seguente si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell’Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e prospererete». Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabilì quelli che dovevano cantare all’Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua santità, mentre camminavano davanti all’esercito e dicevano: «Celebrate l’Eterno, perché la sua benignità dura in eterno». Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l’Eterno tese un’imboscata contro i figli di Ammon e di Moab e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti.” 2 Cronache 20.20-22

BOTTINO IN ABBONDANZA

“I figli di Ammon e di Moab insorsero contro gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli, quand’ebbero annientati gli abitanti di Seir, si aiutarono a distruggersi a vicenda. Così, quando quelli di Giuda giunsero sull’altura da cui si poteva osservare il deserto, si volsero verso la moltitudine, ed ecco, non c’erano che cadaveri distesi per terra; nessuno era scampato.
Allora Giosafat e la sua gente andarono a portar via le loro spoglie; tra di loro trovarono una grande quantità di ricchezze sui loro cadaveri e di oggetti preziosi; ne presero per sé più di quanto ne potessero portare; impiegarono tre giorni a portar via il bottino, tanto era copioso.” 2 Cronache 20.23-25