Meriti per la fede. I

Perché nessuno merita nulla da Dio? Perché Dio è Santo, puro, perfetto, e tutti gli essere umani sono, per lo meno, peccaminosi, impuri,
imperfetti nel carattere. Data questa distanza in?nita che ci separa dall’Altissimo, nessuno è adatto, da solo, ad aver accesso a Dio.

Ma, visto che per Dio nulla è impossibile, Egli ha preparato un piano con cui qualsiasi peccatore, per quanto possa essere cattivo “ha
l’accesso alla Sua presenza e merita la Sua attenzione e benedizione”.

La fede è un mezzo con il quale qualsiasi persona diventa degna. Ovviamente, non stiamo parlando di una fede teorica, assunta in modo
naturale dal mondo, ma di una fede pratica.

Teoricamente, tutto il mondo crede in Dio. Qualcuno, andato oltre, crede in Gesù come Salvatore, crede nella Sua Parola, nei Suoi profeti e nella
Sua Chiesa, ma, nella pratica, non assumono questa credenza con obbedienza. E, visto che la fede esige obbedienza, attitudine e
azione, rimane dif?cile per questi tipi di credenti prendere il possesso delle promesse divine.

Questa è la ragione per la quale la maggior parte di questi credenti crede in un Dio grandioso, ma vive una vita molto meschina. Il loro
problema è il risultato di una fedesenza opere.

La fede senza obbedienza può anche funzionare nel momento della morte, come nel caso del ladro sulla Croce, ma, nella vita
quotidiana, il cristiano deve praticarla per conquistare i bene?ci e, sopratutto la Salvezza della sua anima. Perché, se la
persona non ha fede per“conquistare le minime cose, come potrebbe conquistare la più grande di tutte le benedizione, che è la
Salvezza della propria anima?”

Obbedienza alla Parola di Dio signi?ca la pratica della fede e viceversa. La pratica della fede trasforma il peccatore in una persona degna davanti a Dio.
Come il caso di Abrahamo. Lui fu considerato giusto, cioè, degno di ricevere le benedizioni del Signore a causa della sua obbedienza, e della pratica della sua fede. Come è scritto: Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidì…” (Ebrei 11.8)