13º Giorno del Digiuno di Daniele

Qui e ora o dopo?

Viviamo nell’era del qui e ora. Tutto deve essere per ieri, alcuni dicono: il tempo è denaro. Nessuno sa aspettare, e la corsa perché il tempo non ti impedisca di fare tutto e un po’ di più continua, così come lo stress che si installa rapidamente e rovina le relazioni. É per questo che l’ansietà è in alto. Nessuno vuole pensare al dopo.

Non è questa un’altra strategia demoniaca che è diventata cultura?

Se l’essere umano corre contro il  tempo, non avrà tempo di guardare né di apprezzare ciò che ha di più prezioso in questa vita.

La madre lavora tanto per dare di tutto affinché i suoi figli godano questo mondo, che finisce per togliere da loro ciò che hanno più bisogno: la sua presenza. E quando è con loro, non ha la minima pazienza di stare lì, vuole riposare per cominciare la sua lotta il giorno dopo. Il padre molte volte non è più presente nella famiglia, che finisce per essere sostituito da varie relazioni che lei ha per “vivere” la vita.

La single corre tanto per riuscire a farcela con gli studi, il lavoro, e le cose che fa nei weekend che non si è nemmeno accorta che si è allontanata da quelli che più l’amano e si è avvicinata da quelli che non la conoscono bene. E, quando la solitudine bussa alla sua porta, la sua carenza la porta ad entrare in relazioni band-aid, solo per coprire la ferita che cresce ogni giorno con lei.

É qui e ora, non pensare al domani, domani si risolve da solo…

Il fatto è che oggi è il domani di ieri e come si trova il tuo oggi? Ne è valsa la pensa non pensarci ieri?

É quello che è successo con il ricco e il Lazzaro, nei versetti di Luca 16:19-31

Il ricco non pensò nel domani, voleva soltanto arricchirsi in questa vita, fece di tutto per dare il meglio per la sua famiglia e vivere questo mondo. Oggi avremo detto che il ricco ha goduto la sua vita fino al giorno che l’ha persa e si trovò all’improvviso all’inferno. Lì, lui vide che Lazzaro, che non ha goduto la vita come lui, al contrario, passò per vari problemi e, nei suoi ultimi giorni, prese la lebbra e perse le sue funzioni nella società, dovendo passare i suoi ultimi giorni mendicando per le strade.

Nella sua morte, Lazzaro fu immediatamente in cielo e là godette molto più di quanto il ricco avrebbe goduto per tutta la sua vita. Quando il ricco vide questo, pensò che era assurdo, dopotutto, chi lavorò tanto durante la vita è stato lui e non Lazzaro. Solo che Lazzaro lavorò per la sua eternità, la sua meta era nel dopo e non qui e ora, per questo ereditò la sua salvezza, mentre il ricco…

Vedi la risposta di Abraamo al ricco – che forte:

Figlio, ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli è consolato, e tu sei tormentato. Luca 16:25

Solo per il fatto che Abraamo l’ha chiamato “figlio”, capiamo che lui era un religioso, dopotutto vedeva Abraamo come padre della fede, ma guarda quello che gli dice dopo.. “ricòrdati che tu nella tua vita hai ricevuto i tuoi beni” in altre parole, il ricco non investì in quello che veniva dopo, nella sua salvezza. Lui pensò in qui e ora, in questa vita, che tutti sanno che finisce prima  o poi. Quindi, lui ha ricevuto in questa vita.

Mentre Lazzaro, Abraamo disse che lui ha ricevuto in questa vita soltanto i mali… sarà che soltanto chi soffre va in cielo?

In verità, chi soffre è chi cerca il cielo. Chi soffre si avvicina a Dio e impara ad investire nella sua salvezza. Quanti più problemi ho avuto nella vita, più vicina a Dio sono stata…

Ma non è solo per questo che Lazzaro eredità il cielo. Ci sono molti mali che i cristiani soffrono a causa della vita eterna, come per esempio essere chiamati fanatici, di mentalità ristretta, ridicoli, scontrosi e così via. Alcuni mali non sono davvero mali, ma il mondo dice che lo sono, come per esempio, tu che non festeggi il carnevale o non frequenti discoteche, stai buttando la tua gioventù, non sai godere la vita, vivi una vita monotona dalla chiesa a casa, casa lavoro, lavoro chiesa, dicono che non sappiamo vivere.

Quante non sono le donne single che non si sono sposate a causa della loro fede? Tutti gli uomini che trovano sono increduli e optano di pensare al domani e non nel qui e ora. Per questo, arrivano all’età della “zitella” e soffrono con i commenti inadeguati dei loro famigliari e amiche.

Ci stiamo conservando per il dopo di questa vita, per la nostra eternità, e così come Lazzaro è stato consolato, anche noi lo saremo. Ogni luogo che non conosciamo, ogni relazione che sacrifichiamo, ogni materiale che non compriamo, e tutto l’onore che non cerchiamo, verranno dopo in modo incomparabilmente meglio!

Nella fede e nel riparo dell’Altissimo.